SORVEGLIANZA DIGITALE ESASPERATA: COSI’ CAMBIA IL LAVORO AI TEMPI DEL COVID
A sottolinearlo è il gruppo indipendente Etica Digitale sul proprio canale Telegram.
ED lancia l’allarme: la sorveglianza digitale sul lavoro indotta dal Covid-19 non ha precedenti, e sta riconfigurando in modo preoccupante e silenzioso i rapporti di potere sui luoghi di lavoro.
La situazione emerge da uno studio accademico, spiegano da ED, e non si tratta, beninteso, solo dei lavoratori in smartworking, ma anche di chi è in presenza: «che venga esercitata tramite dispositivi indossabili sui lavoratori e lavoratrici in presenza, o programmi che monitorano l’attività svolta – dal monitoraggio dei siti visitati fino al tracciamento dello sguardo – su chi lavora in remoto, la sorveglianza sta creando un pericoloso precedente le cui conseguenze peggiori possono essere evitate solo tramite il dibattito sociale, la legge e l’alfabetizzazione digitale».
Qui lo studio: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/ilr.12219
Non è questo un modo idoneo di utilizzare la tecnologia che abbiamo a disposizione; il controllo esasperato che ormai pervade la nostra vita non è qualcosa di inevitabile. La tecnologia non è di per sé strumento negativo e vessatorio, anzi; può essere e diventare tutt’altro. Tutto dipende da che uso se ne fa e da chi lo decide.
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