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SOVRANITA’ DIGITALE: NECESSARI ULTERIORI PASSI AVANTI, CHE HO SOLLECITATO NELL’AUDIZIONE DEL MINISTRO COLAO

Cloud, app per i cittadini, servizi della Pubblica Amministrazione, open data, produzione di microprocessori, rete unica delle scuole e competenze da far acquisire ai cittadini fin dai primi anni di scuola: sono alcuni degli elementi importanti su cui concentrare energie e risorse, il Paese ne ha bisogno. È quanto ho espresso al ministro Colao durante la sua audizione in Commissione al Senato.
Quanto è stato fatto finora è decisamente importante sul fronte dell’avvio della trasformazione digitale del nostro Paese ed è fondamentale che siano state attivate proficue sinergie tra i diversi ministeri e il Ministero della Trasformazione Digitale. In questo percorso ritengo sia importante che l’Italia si attrezzi meglio sulla strada della sovranità digitale, sia nazionale che all’interno dell’Europa.
Per esempio in merito al cloud, su cui l’impegno del governo potrebbe essere disturbato da “attori esterni” che potrebbero incrinare la nostra sovranità.
Un altro ambito da considerare è quello delle applicazioni. Per esempio, nell’utilizzo dei servizi della Pubblica Amministrazione occorrerebbe mettere il cittadino in grado di scegliere quale dispositivo utilizzare, se smartphone o computer, eliminando la dipendenza oggi assoluta dallo smartphone.
Sul fronte della formazione, andrebbe incentivata la possibilità di favorire progetti che promuovano la capacità di sviluppare in proprio competenze, partendo fin dai primi anni della scuola primaria e coinvolgendo anche associazioni che possono trasmettere tali competenze.
Importante è poi il fronte dei microprocessori, di cui sarebbe opportuno aumentare la produzione per acquisire indipendenza maggiore.
Personalmente, ritengo inoltre cruciale implementare gli open data e il loro utilizzo, mettendo in grado tutte le Pubbliche Amministrazioni, anche quelle locali, di comprendere in cosa consistono e come utilizzarli e metterli a disposizione.
Sul fronte dell’istruzione, bene la connettività portata a tutte le scuole, ma importante anche puntare sul fondo complementare al Pnrr, appositamente stanziato, per realizzare un servizio di raccordo che dovrebbe creare una rete unica delle scuole, con struttura centralizzata che possa fornire consulenza, aiuto e servizi avanzati.

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