ROMA, 10 novembre – “Con l’approvazione di diversi nostri ordini del giorno, in commissione nel corso dell’esame del decreto Green Pass 4, abbiamo chiesto e ottenuto dal governo un impegno a rivedere nei prossimi mesi l’obbligo del certificato sulla base di una valutazione complessiva della situazione in Italia. In particolare abbiamo impegnato il governo a rimodulare, secondo criteri di proporzionalità ed adeguatezza, l’utilizzo delle certificazioni verdi sulla base dell’andamento epidemiologico e del trend delle vaccinazioni; a pubblicare una relazione tecnica con la quale spiegare le ragioni per le quali sarà possibile o meno prevedere l’estensione o l’esenzione dall’uso del certificato verde per chi dimostri tramite un test sierologico di possedere un elevato livello di anticorpi; a effettuare, entro fine anno, una ricognizione delle categorie lavorative le cui prestazioni siano svolte esclusivamente all’aperto o in forma individuale per le quali è possibile esentare da possesso ed esibizione del Green Pass; a specificare meglio tramite le Faq sul sito del governo che non vi è obbligo di esibire il Green Pass per chi fa lavoro agile; a calmierare il costo del tampone per le persone a redditi più bassi, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica”.

Così in una nota le senatrici e i senatori M5S delle commissioni Lavoro e Affari Costituzionali.