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NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LA MOBILITA’ DEVE DIVENTARE UN DIRITTO GARANTITO PER I DIPENDENTI

Il Movimento 5 Stelle lo sostiene da sempre, ma nel serrato lavoro sugli emendamenti al Decreto Reclutamento ha visto su questo la divergente posizione e le resistenze della Lega.
I dipendenti pubblici hanno vissuto 20 anni di blocco del turn over, difficoltà nelle progressioni di carriera, lo stipendio praticamente congelato.
La Pubblica Amministrazione in tutti questi anni è rimasta al palo, non si è evoluta, e in questa situazione anche i lavoratori più motivati hanno cominciato ad essere frustrati. Tutti hanno giustamente diritto a veder riconosciuto il frutto del proprio impegno e per molti lavoratori la possibilità di una mobilità ad un’altra amministrazione corrisponde proprio alla possibilità di vedere nel proprio futuro un meritato avanzamento di carriera. Per questo il Movimento 5 Stelle ritiene giustissima l’eliminazione del nullaosta per il lavoratore che ottiene la mobilità.
Purtroppo la Lega non la pensa allo stesso modo, anzi all’opposto ritiene che si debbano salvaguardare i diritti delle amministrazioni piuttosto che quelle dei dipendenti, ed avrebbero voluto reintrodurre il nullaosta per tutte le amministrazioni locali.
In contrattazione abbiamo ottenuto che il nulla osta resti solo per le amministrazioni con meno di cento dipendenti, ma su questo tema c’è stato veramente un duro scontro in Commissione Affari Costituzionali in Senato, dove peraltro sono capogruppo del M5S.
E nemmeno sulla questione del nulla osta per chi ha vinto un concorso da meno di 5 anni la Lega ha voluto sentire ragioni; se non avessero ottenuto quello avrebbero fatto “saltare il banco”.
Noi continuiamo a sostenere con forza che la mobilità deve essere un diritto, di cui fruire con modalità trasparenti e accessibili, per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, per ottenere risposte alle giuste ambizioni di carriera e per migliorare le proprie condizioni di lavoro dopo avere garantito l’adeguato servizio all’ente di primo impiego.
Siamo, d’altra parte, molto soddisfatti dell’accoglimento del nostro emendamento che istituisce il portale unico del reclutamento e della mobilità, un unico deposito di tutti i bandi di reclutamento e di mobilità di tutte le pubbliche amministrazioni, centrali e locali, dove, chi vuole lavorare per lo stato, possa ricercare in modo agevole ed immediato tutte le posizioni aperte compatibili con il proprio profilo professionale. Pretendiamo trasparenza e vogliamo eliminare tutta quella serie di procedure nebbiose e poco chiare, che anche il ministro ha definito “opache”.
C’è ancora lavoro da fare e noi non ci tiriamo indietro.