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DL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: PER LA TRANSIZIONE DIGITALE SERVONO DIRIGENTI CON COMPETENZE SCIENTIFICHE

Quello che vogliamo è una pubblica amministrazione rinnovata, in grado di ascoltare le richieste dei cittadini e delle imprese, capace di dare risposte e servizi. Questo rinnovamento si deve basare su alcuni assi importanti. Innanzi tutto la Pubblica Amministrazione italiana è anziana. L’età media è di 50 anni. Gli under 30 sono appena il 4,2%.
Poi c’è la trasformazione digitale: una pubblica amministrazione digitalizzata e sburocratizzata è in grado di interagire più rapidamente con le persone e le aziende.
Per ottenere ciò occorrono però nuovi pubblici dipendenti, con capacità innovative e una formazione adeguata.
Per consentire il reclutamento di conoscenze scientifiche a disposizione della PA abbiamo previsto che le amministrazioni possano riservare una quota degli incarichi dirigenziali ai laureati in discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, le cosiddette STEM.
L’ho detto chiaramente nella dichiarazione di voto che ho fatto a nome del Movimento 5 Stelle al decreto legge Reclutamento approvato stanotte a Palazzo Madama.
Queste competenze servono specificatamente nella dirigenza della pubblica amministrazione perché favorisca e capisca (perchè a volte alcuni neanche la intendono) la transizione digitale.
Ci dobbiamo rendere conto che la staticità e la resistenza al cambiamento della Pubblica Amministrazione è anche conseguenza della configurazione complessiva della dirigenza composta quasi esclusivamente da competenze giuridiche ed economiche.