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IL VOTO ELETTRONICO È IL FUTURO

“L’obiettivo è di lavorare per introdurre il voto elettronico alle prossime politiche, cambiando il sistema di voto degli italiani all’estero, come prevede il Contratto di Governo”.

Condivido l’auspicio di Giuseppe Brescia, portavoce del MoVimento 5 Stelle e presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera.

Con i colleghi parlamentari M5S Valentina Corneli, Francesco Forciniti e Mirella Liuzzi ha visitato l’Estonia, democrazia all’avanguardia per il voto elettronico.

Nel Paese baltico il sistema è adottato già dal 2005 e permette un notevole risparmio. Secondo uno studio dell’università di Tallinn, ogni voto elettronico ha un costo che oscilla tra i 2,17 e 2,26 euro, più di sette volte meno dei 17 euro che si arrivano a spendere per un voto cartaceo anticipato (early vote).

Verso la rivoluzione del voto elettronico si procederà per gradi. La proposta di legge targata Dalila Nesci è già stata approvata alla Camera e potrebbe presto contenere un emendamento per consentire a universitari e studenti fuori sede la possibilità di votare per i referendum e le elezioni europee in un Comune diverso da quello di residenza. Al Senato intendiamo depositare un emendamento per introdurre la facoltà di voto elettronico per gli italiani all’estero.

L’articolo 48 della Costituzione resta un faro di uguaglianza, libertà e segretezza del voto, ma con una marcia in più data dall’innovazione.