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LA REGIONE SI CONCENTRI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA, NON SU INUTILI AUTOSTRADE

Gli sforamenti sono al 71,4%, eppure la Regione Emilia Romagna pensa a protestare per inutili autostrade (persino contro se stessa).

Condivido l’appello di Legambiente, non le scelte del presidente Stefano Bonaccini e della sua Giunta. Per decenni il centrosinistra ha alternato annunci e promesse sulle infrastrutture, ignorando puntualmente le voci di dissenso del MoVimento 5 Stelle, dei comitati e delle associazioni.

Adesso manifestano contro il Governo per sostenere opere quali la Bretella Campogalliano-Sassuolo, il cui giudizio ministeriale è atteso a breve, o la Cispadana, la cui competenza resta regionale.

Così facendo, si rischia di sviare l’attenzione dai veri problemi del territorio. Come i 25 giorni di sforamento nel 2019 sui 35 consentiti in un anno: dopo meno di due mesi siamo già al 71,4%.

S’ignora la voce degli studenti e dei rappresentanti di FridaysForFuture che ogni venerdì si ritrovano per protestare pacificamente contro i cambiamenti climatici. Cambiamenti a cui l’Emilia Romagna, motore dell’innovazione, ha il dovere di porre rimedio nel suo ambito con scelte green, non con modelli superati.

La vera emergenza in regione non è una linea in più o in meno autostradale, ma è la qualità dell’aria nella Pianura Padana. Essa incide nella salute dei cittadini e del nostro pianeta, è nostro dovere lottare perché migliori.