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RETE PIÙ ACCESSIBILE IN QUATTRO MOSSE

Internet più #accessibile in quattro passaggi. Oggi in Commissione è stato approvato con ampia maggioranza il parere sull’atto di #Governo 24 di cui sono relatrice (qui il testo).

Con il testo del decreto in esame, l’#Italia intende recepire la direttiva #UE2016/2102 sull’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici per tutti gli utenti e in particolare per le persone con disabilità.

Il parere è favorevole, ma ho posto all’esecutivo alcune osservazioni per migliorare il testo. Innanzitutto, l’onere sproporzionato (ovvero un onere organizzativo o finanziario eccessivo o che pregiudica la capacità di raggiungere uno scopo o di pubblicare informazioni necessarie per compiti e servizi) si deve basare su motivazioni legittime e non può valere come giustificazione per non applicare le prescrizioni in materia di accessibilità.

Ritengo quindi necessario affidare al difensore civico #digitale un potere sanzionatorio per i soggetti inadempienti. Le risorse così ottenute vanno poi indirizzate in un Fondo ad hoc per migliorare l’accesso ai siti web e alle applicazioni mobili delle pubbliche amministrazioni.

Inoltre, non è necessario che l’Agenzia per l’Italia digitale controlli tutte le dichiarazioni di accessibilità dei soggetti erogatori, essendo per tale struttura tale onere troppo gravoso. Infine, occorre individuare una lista di requisiti inderogabili, per cui non si può ricorrere alla clausola dell’onere sproporzionato.

I dati comunitari vedono il nostro Paese al 25esimo posto (su 28 totali) in fatto di lotta al #digitaldivide. È ora d’invertire la rotta, seguendo il vento del #Cambiamento.