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È UNA VERGOGNA CHE BIDEN PERSEGUA ANCORA ASSANGE

Daniel Ellsberg ha rischiato la vita 51 anni fa per fare emergere la verità. Analista militare passò molte notti a fotografare i “Pentagon papers”, 7000 pagine top secret che dimostravano come le autorità USA mentissero ai loro cittadini sulla guerra in Vietnam e mandassero a morire i loro giovani pur sapendo di non poter vincere. Daniel Ellsberg non andò in prigione, al contrario Chelsea Manning (militare) ci ha passato 8 anni e mezzo, Edward Snowden (militare) è scappato in Russia e Julian Assange è stato incriminato di spionaggio. Quest’ultimo è un giornalista che ha pubblicato informazioni vere e nel pubblico interesse. È chiaramente una violazione del First Amendment (protezione costituzionale alla stampa) che non ha fermato Trump, ma è vergognoso che Biden porti avanti il procedimento. Perché non lo chiude?
Ellsberg racconta che al tempo dei Pentagon Papers si innescò una battaglia leggendaria per la libertà di stampa fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Oggi invece con il clima attuale Assange potrebbe essere condannato e di conseguenza il First Amendment venire eliminato. Questo significa, secondo Ellsberg, che non solo le fonti, ma anche i giornalisti dovranno avere paura di essere incriminati e condannati per aver fatto il loro mestiere di rivelare informazioni che il governo non vuole vedere pubblicate. Se verrà impedito che conflitti criminali come quelli condotti in Iraq o in Afghanistan vengano raccontati e pubblicati, avremo anche in Occidente una stampa come quella della Russia di Stalin. Biden può segnare una svolta e liberare Assange?