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Il presidente della Repubblica deve rappresentare l’unità nazionale

È il momento di eleggere il nuovo Presidente della Repubblica e l’attenzione mediatica sulle istituzioni è al massimo livello. Come Senatrice della Repubblica, sono chiamata a dare il mio voto, un atto che deve avere primariamente un significato collettivo, comunitario. Non può essere l’atto di scelta del singolo parlamentare o grande elettore in quanto il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Deve pertanto rappresentare tutti i cittadini italiani, non solo una parte. Non può essere espressione di un singolo partito politico, né di una coalizione. Si deve trovare un profilo in cui ogni cittadino, indipendentemente dalle proprie convinzioni, scelte e appartenenze, possa rispecchiarsi e nel quale possa riporre fiducia. È questo il senso della ricerca di una convergenza dei 2/3 degli elettori su un nome condiviso.

Per individuare questo profilo sarebbe auspicabile darsi un metodo, che va ricondotto alle funzioni del presidente della Repubblica così come ce le presenta la Costituzione. Il PdR nomina il Presidente del Consiglio dei ministri, presiede il CSM, può sciogliere le Camere, quindi il suo ruolo è di garantire l’equilibrio dei poteri dello Stato: governo, magistratura, parlamento. Nella situazione attuale i 3 poteri non sono più ben in equilibrio. Il Governo, con l’utilizzo spropositato dei decreti legge, oltre a esercitare il potere esecutivo, si è da tempo appropriato di gran parte del potere legislativo, relegando il Parlamento al ruolo di ratificatore. In questa legislatura e specialmente in questi anni di pandemia siamo arrivati a 86 leggi di conversione di decreti-legge e 107 altre leggi ordinarie di iniziativa governativa.

Il metodo quindi, se vogliamo ritornare a fare brillare la nostra Costituzione, sarebbe quello di ricercare un profilo autorevole, istituzionalmente riconosciuto, non rappresentativo di parti né politiche, né economico-finanziarie, che sia animato dalla volontà di riportare il Parlamento al suo ruolo paritario rispetto agli altri poteri dello Stato. I cittadini non potranno che esserne riconoscenti e interpellare i propri rappresentanti con rinnovata fiducia nei loro poteri.

Grazie a Notizie Carpi per avere ospitato la mia dichiarazione