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DATI APERTI E LORO UTILIZZO NELLA PA: ACCOLTE LE CONDIZIONI DELLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI NEL TESTO CHE RECEPISCE LA DIRETTIVA UE

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 200, con cui si recepisce in Italia la direttiva UE 2019/1024 sull’accessibilità dei dati e sul loro utilizzo nella Pubblica Amministrazione.
Come relatrice del provvedimento in Senato, avevo redatto un parere sullo schema di decreto legislativo e il Governo ha recepito le condizioni che avevo posto.
Quindi ora è previsto che le pubbliche amministrazioni, in caso di “difficoltà sproporzionate”, motivino l’eventuale rigetto di una richiesta di dati e che per dati “publicly available”, ossia “resi pubblici”, si intendono non solo quelli pubblicati ma anche quelli archiviati in una banca dati.
Inoltre è stata recepita la condizione con cui chiedevo la riduzione del termine di durata degli accordi di esclusiva che, salvo riesami, deve restare entro i 7 anni.
Infine sono state recepite anche le condizioni con cui si chiedeva di prevedere un termine (stabilito ora in 180 giorni) per l’adozione, da parte dell’AgID, di linee guida con regole tecniche per l’attuazione del decreto, con la possibilità, in caso di violazione, di rivolgersi al difensore civico digitale e l’applicazione delle sanzioni previste dal CAD.