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IL NOSTRO PAESE HA BISOGNO DI UNA FORTE SVOLTA DIGITALE E DI NUOVE PROFESSIONALITA’ IN QUESTO CAMPO: ANDIAMO VERSO LA RIFORMA

È quello che ho sostenuto nell’intervento che ho tenuto in occasione della settima edizione degli Stati Generali della nuova comunicazione pubblica che si è tenuta a Catania, organizzata dall’associazione PA Social.

È un tema che da sempre mi interessa e seguo e, come rappresentante del Senato della Repubblica, sostengo in maniera convinta la proposta per il riconoscimento delle professionalità digitali e una nuova organizzazione del lavoro, con la riforma della legge 150 del 2000.

Sì dunque alla promozione di una forte svolta digitale con il riconoscimento di professionalità specifiche e di un ruolo adeguato per chi già è all’interno delle nostre amministrazioni. Bisogna inoltre consentire l’apertura delle porte a nuovi arrivi e a un ricambio generazionale, così com’è fondamentale un modello organizzativo che tenga conto dei grandi cambiamenti in termini professionali, di strumenti e linguaggi, di competenze e obiettivi.

La riforma della comunicazione pubblica e istituzionale è necessaria e si inserisce in un percorso, tracciato già dal precedente Ministro della PA Dadone e del Movimento 5 Stelle, per una PA semplice, digitale e trasparente, che abbia al centro la persona e il suo rapporto con la pubblica amministrazione.

La digitalizzazione è sicuramente l’elemento centrale, che può consentire un volano di sviluppo e un incentivo al cambiamento. C’è ancora tanto da fare.

Secondo il Digital Economy and Society Index (DESI 2020), dal punto di vista delle conoscenze informatiche l’Italia è all’ultimo posto della classifica con gli altri Stati europei.

Il Covid 19 certamente ha impresso un’accelerazione al digitale che forse potrebbe averci fatto recuperare qualche posizione sul fronte dell’infrastrutturazione delle reti fisse e dell’uso delle piattaforme digitali nelle imprese e nella PA, complice il ricorso massiccio alla didattica a distanza e allo smart working.

Durante la pandemia, i professionisti della comunicazione e informazione digitale hanno avuto un ruolo fondamentale, permettendo un flusso continuo di informazioni ai cittadini costretti a rispettare le misure di isolamento a casa.

Una ulteriore competenza molto importante che dovrebbero sviluppare è la capacità di trasformare la comunicazione in qualcosa di veramente efficace e meno burocratico. Occorre dare alle persone informazioni dirette che servano a risolvere i loro dubbi e a fornire soluzioni e procedure, anche avvalendosi di sistemi di intelligenza artificiale.

Sì, dunque, convintamente alla riforma: sono cambiati la società, il mondo del lavoro e il panorama tecnologico e dobbiamo essere pronti per le prossime sfide che ci attendono.