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Internet governance, il mio intervento a EuroDIG2021

Ecco il testo integrale dell’intervento che ho svolto al meeting EuroDIG 2021, European Dialogue on Internet Governance, promosso dall’International Centre for Theoretical Physics in collaborazione con la Scuola Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e l’Università di Trieste.

TOPIC

How can state action be shaped in a way that serves your national interests while retaining the global connectivity and interoperability that is key to the Internet’s value to society?

Versione in italiano

Il tema del topic, che è come i principi di interoperabilità globali di internet si possano configurare a livello degli stati, si collega con un’importante obiettivo che stiamo cercando di raggiungere a livello europeo ossia la sovranità digitale.

L’ambizione di raggiungere una sovranità tecnologica in Europa è infatti in cima all’agenda dell’attuale Commissione Europea. Nella sua Agenda per l’Europa, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha affermato come sia necessario raggiungere la sovranità tecnologica europea in alcuni settori tecnologici critici come l’intelligenza artificiale, il calcolo quantistico, le tecnologie critiche e le blockchain.

Il rafforzamento delle capacità digitali e dell’indipendenza dell’Europa in questo settore sono parte integrante della sua più ampia aspirazione a una maggiore autonomia sulla scena globale rispetto a potenze come USA e Cina.

Tutto ciò deve essere realizzato rispettando i valori della moderna società tecnologica, che come indicati nel topic sono la connettività globale e l’interoperabilità.

Nel frattempo l’Italia sta creando il suo cloud nazionale. Partirà entro luglio l’iter per la creazione del Polo strategico nazionale, il cloud destinato a conservare tutte le applicazioni della pubblica amministrazione italiana e i dati dei cittadini. Il recovery Plan destina all’operazione 900 milioni e secondo quanto ha dichiarato il nostro Ministro della Transizione digitale si intende chiudere entro il 2022 il trasferimento sulla ‘nuvola’.

Il Polo strategico nazionale sarà un insieme di quattro data center fisici con la potenzialità di utilizzare servizi cloud. La migrazione, stima il Recovery Plan, riguarderà 200 grandi enti centrali e 80 aziende sanitarie locali. La gestione del sistema dovrebbe essere nelle mani del ministero dell’Innovazione e del Dipartimento per la trasformazione digitale.

L’intenzione del governo è di accelerare per arrivare all’aggiudicazione della gara entro il 2021 e all’operatività nel secondo semestre del 2022.

In questo Polo strategico nazionale dovrebbe essere inserita una infrastruttura denominata in italiano Unire, destinata a impattare positivamente sul futuro della scuola italiana.

L’accesso alla rete internet delle scuole è stato caratterizzato da una variegata gamma di tipi di connessione che, nel corso del tempo, sono diventati obsoleti e carenti, non in grado di supportare le diverse attività scolastiche in maniera efficiente. Esiste inoltre un’elevata disomogeneità di connessione dovuta all’esistenza di sistematiche differenze legate al territorio, al grado e alla dimensione degli istituti scolastici.      Anche dal punto di vista delle spese sostenute, sono molte le differenze tra le scuole che dispongono di una dotazione finanziaria maggiore rispetto ad altre. Spesso tali costi si basano su contratti vecchi ed onerosi che sarebbe necessario revisionare.

Per risolvere questa criticità del mio Paese, nell’ambito di un Fondo complementare al PNRR è stata approvata una mia proposta importante che istituisce un fondo di 135 milioni di euro per la creazione della Rete di interconnessione unica nazionale dell’istruzione “Unire”. Tale rete consentirà alle scuole di fornire servizi digitali avanzati e di raggiungere alcuni obiettivi fondamentali come quello di collegare le scuole tra di loro, con gli uffici scolastici di ogni zona d’Italia, con il ministero dell’Istruzione e globalmente alla rete Internet.

Inoltre sarà possibile fornire alle scuole servizi di rete di base, di memorizzazione dati e Cloud Computing, ma anche sviluppare e fornire il servizio unico nazionale per la didattica digitale integrata, che anche dopo la pandemia continuerà ad avere un ruolo centrale per la didattica e in generale per la formazione di tutti gli studenti.

In conclusione, segnalo che Unire è stata accolta con favore anche in Europa, dove già esiste la rete GEANT che collega circa 10mila università e centri di ricerca e oltre 50 milioni di utenti. Unire potrebbe essere quindi un modello da replicare in ogni Stato europeo ed essere adottato dall’Unione stessa per connettere tutti gli istituti scolastici europei sul modello della rete GEANT.

Versione in inglese

The question that you asked to answer, which is how the internet  principles of global interoperability can be configured at national level, is linked to an important goal that we are trying to achieve at European level, that is the digital sovereignty.

The ambition to achieve technological sovereignty in Europe is in fact at the top of the agenda of the current European Commission. In her Agenda for Europe, the Commission President, Ursula von der Leyen, stated that it is necessary to achieve European technological sovereignty in some critical technological sectors such as artificial intelligence, quantum computing, critical technologies and blockchains.

Strengthening Europe’s digital capabilities and independence in this area are an important part of its broader aspiration for greater autonomy on the global stage from world powers such as the US and China.

All this must be achieved respecting the values ​​of the modern technological society, which are, as indicated in the question, the global connectivity and interoperability.

In the meantime, Italy is creating its national cloud. The process for the creation of the National Strategic Pole, the cloud aimed to store all the applications of the Italian public administration and citizens’ data, will start by July. The recovery Plan allocates 900 million euros to this operation and according to what our Minister of Digital Transition has declared, he intends to end the migration to the ‘cloud’ by 2022.

The National Strategic Pole will be a set of four physical data centers on the Italian ground with the capability to offer cloud services. The migration, as estimated in the Recovery Plan, will involve 200 large public central institutions and 80 local public health institutions. Management of this cloud should be maintained by the Ministry of Innovation together with the Department for Digital Transformation.

The government’s plan foresees to accelerate to reach the award of the tender by 2021 and to be operational in the second half of 2022.

In addition an important infrastructure called, in Italian, Unire should be included in this national strategic hub. Unire aims to have a positive impact on the future of the Italian school system.

Until now internet access in Italian schools has been featured by a range of different connection types which, over time, have become obsolete and inefficient, unable to support efficiently the several school activities. We note also a high lack of standardization in the connections due to the existence of systematic differences linked to the territory, the grade and size of the schools.

Also from the point of view of the expenditures that schools have to bear, there are many differences between schools, some of them have financial endowment, others not. Lastly often these costs are based on old and expensive contracts that would need to be revised.

To solve this criticality of my country, I’ve carried on an important proposal that was approved in the context of the law for complementary fund to our National recovery plan, that establishes a fund of 135 million euros for the creation of the single national education interconnection network “Unire”. This network will allow schools to provide advanced digital services and to achieve some fundamental goals such as interconnecting schools to each other, and also to regional school offices in every area of ​​Italy and to the Ministry of Education and globally to the Internet.

In addition, it will be possible to provide schools with basic network services, data storage and Cloud Computing, but also to develop and provide a national service for integrated digital education, which even after the pandemic will continue to play a central role in teaching and in general for the training of all students.

In conclusion, I would like to point out that Unire has also been welcomed in Europe where a similar model network already exists. I’m referring to the GEANT network , that interconnects the national research and education networks for about 10 thousand universities and research centers and over 50 million users. Unire could therefore be a model to be replicated in every European country and be adopted by the Union itself to connect all European schools on the model of the GEANT network.

QUI IL VIDEO INTEGRALE DELL’EVENTO con il mio intervento

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