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Sopralluogo M5S sul Secchia: «Manutenzione assente e lavori in ritardo. Qui si rischia grosso»

«Si rischia veramente grosso; in caso di piena, anche solo di media intensità, il fiume Secchia può esondare e allagare nuovamente i centri abitati. A Ponte Alto  i lavori sono iniziati in ritardo e sono fermi da mesi, la manutenzione è assente, i manufatti alle casse di espansione di Campogalliano deteriorati e inadeguati. Così si espone la popolazione a seri pericoli»: a illustrare l’esito del sopralluogo effettuato sul fiume Secchia nei giorni scorsi sono la senatrice M5S Maria Laura Mantovani, i consiglieri comunali M5S di Carpi, Soliera, Campogalliano e Modena, Monica Medici, Andrea Rossi, Paolo Lugli e Andrea Giordani, e Massimo Neviani e Aldo Lugli, portavoce dei comitati di tutela ambientale di Campogalliano. E lo fanno in un video che documenta lo stato dei manufatti, il blocco dei lavori e le condizioni di rischio e degrado della zona delle Casse di espansione del fiume.

«Le casse di espansione sono state costruite quarant’anni fa e ora, a causa della scarsa manutenzione e della evidente inadeguatezza, non sono più in grado di contenere una quantità sufficiente di acqua per impedire gli allagamenti dei centri abitati in caso di piena, anche solo di media entità, e di esondazione del fiume» spiega la senatrice Mantovani. «Peraltro, l’eventuale fuoriuscita di acqua andrebbe ad allagare l’autostrada A1 e il raccordo verso l’A22».

«Durante il sopralluogo, abbiamo anche intuito che la paratia del canale di scarico è rotta, quindi probabilmente rimane sempre aperta, favorendo l’immissione di acqua anziché il suo deflusso».

«Nella diga poi ci sono quattro bocche per far defluire l’acqua verso valle, ma l’ultima è ostruita da detriti».

Andrea Giordani, consigliere 5 Stelle di Modena, sottolinea come «se da una parte il presidente della Provincia dice che i lavori per mettere in sicurezza il fiume stanno procedendo, dall’altra abbiamo l’agriturismo La Falda che cessa l’attività dopo essere andato sott’acqua tre volte in cinque anni».

Paolo Lugli, consigliere di Campogalliano, sottolinea come «il fiume presenti ormai un sedimento notevole che, se non pulito, impedisce un corretto funzionamento del manufatto».

Andrea Rossi, consigliere di Soliera, ribadisce che «il ripristino della funzionalità delle casse di espansione è necessario per mettere in sicurezza gli abitanti della Bassa modenese che a ogni piena vivono grandi disagi».

Monica Medici, consigliere 5 Stelle a Carpi, spiega come «la presenza di vegetazione non rimossa in alcuni punti chiave non permette il deflusso dell’acqua in modo efficace. Quindi abbiamo delle Casse di espansione che funzionano solo in caso di piccole piene e che già con una piena media risultano inefficaci».

Mantovani aggiunge poi che «i lavori sono stati iniziati da Aipo in ritardo la scorsa estate e sospesi al sopraggiungere dell’autunno. Saranno probabilmente ripresi la prossima estate, ma intanto continuiamo a essere a rischio».

«Non si può tergiversare oltre, in caso di piena ed esondazione, che gli enti locali competenti non dicano di non essere stati avvertiti».

Mantovani ha di recente presentato anche un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente per fare chiarezza sullo stato del fiume e dei finanziamenti.

QUI IL VIDEO