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TRIVELLE, MANTOVANI E LANZI (M5S) ACCUSANO COSTI: “MENTE SAPENDO DI MENTIRE, ECCO LA PROVA”

“L’assessore Costi mente sapendo di mentire e ne abbiamo la dimostrazione”. Sono lapidari Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi, Senatori del MoVimento 5 Stelle, nel commentare la risposta fornita da Palma Costi al question time della Portavoce M5S Silvia Piccinini in Regione.

Mantovani e Lanzi citano un documento ministeriale datato 9 ottobre 2018, una settimana prima della nuova dichiarazione di Costi a Bologna. Nella lettera il capo di Gabinetto del Ministro Luigi Di Maio, Vito Cozzoli, scrive alla Regione Emilia Romagna per chiedere testualmente “di provvedere al conseguente ritiro dell’intesa positiva con delibere n. 1481(Bugia, ndr) e n. 1482 (Fantozza, ndr) del 19 settembre 2016, per i successivi adempimenti di competenza di questo Ministero”.

“Palma Costi mente consapevolmente ed è recidiva – proseguono Mantovani e Lanzi – asserendo che tale lettera non sia stata mandata dal Ministero dello Sviluppo Economico né tantomeno che esista. Dice il falso quando sostiene che la Regione abbia deciso di sospendere le concessioni Bugia e Fantozza. In realtà, il 3 settembre scorso la Regione ha semplicemente presentato una dichiarazione d’intenzioni per ‘ulteriori atti relativi ai permessi di ricerca’. In tal modo, non elimina certo l’atto d’intesa per le concessioni, che (come il Mise ha ricordato) ha valore vincolante”.

Mantovani e Lanzi hanno interrogato sulla questione trivelle anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. In risposta, il Mise ha chiesto appunto il passo indietro alla Regione. “L’assessore non solo fa orecchie da mercante – concludono i Senatori M5S – ma si ostina a negare l’evidenza, demandando tutto a Roma e lavandosene le mani della vicenda. Così facendo, insulta i cittadini, le associazioni e le amministrazioni che da anni si schierano contro le concessioni. È ora di dire basta e di affermare con i fatti il no alle trivelle”.