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TRIVELLE, MANTOVANI E LANZI (M5S) INTERROGANO IL MINISTRO DI MAIO: “INTERVENGA SULLE CONCESSIONI BUGIA E FANTOZZA”

“Il Ministro Luigi Di Maio intervenga sulle trivellazioni nel nostro territorio”. Lo domandano con un’interrogazione i Senatori del MoVimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi.
Al centro della richiesta i permessi di ricerca per idrocarburi Bugia e Fantozza, concessi per sei anni alla società AleAnna Resources nelle province di Reggio e Modena con due decreti ministeriali.
“I cittadini si sono più volte opposti a tali progetti – ricordano i Portavoce del M5S al Senato – per difendere le oasi naturalistiche, evitare il deprezzamento del territorio e dei prodotti tipici, fermare lo sfruttamento del suolo in nome del petrolio, puntando invece su energie sostenibili. Si sono riuniti in comitati civici, che hanno portato all’approvazione in diversi Consigli comunali di ordini del giorno con cui si ribadiva la contrarietà a qualsiasi intervento che possa avere impatto negativo sull’ambiente. Tutti motivi che hanno spinto il MoVimento 5 Stelle a dire no ai progetti”.
I pareri contrari dei cittadini sono stati accolti dalla Regione, che nella delibera 1415 dello scorso 3 settembre ha riscontrato “una preoccupazione generalizzata dei cittadini che dimostrano avversione alla realizzazione dei progetti, confermando le ragioni di insostenibilità sociale che gli enti locali avevano manifestato approvando gli ordini del giorno”.
Con l’atto la Regione ha domandato al Ministero dello Sviluppo Economico di “valutare e accogliere le istanze di contrarietà” al fine di “garantire l’interesse generale e la coesione sociale del territorio”.
“È chiaro l’intento dell’Emilia Romagna, che nel corso degli anni ha sostenuto in tutti i passaggi amministrativi previsti il progetto, salvo poi fare un passo indietro sotto la spinta dei cittadini e dei Comuni di bloccare il procedimento – concludono i Senatori – ma la legge 239/2004 conferma la riserva dello Stato per le determinazioni sulla ricerca d’idrocarburi, d’intesa con la Regione. Grazie al lavoro di squadra effettuato anche insieme al Sottosegretario alla Giustizia, il Deputato M5S Vittorio Ferraresi, abbiamo avviato i contatti con il Ministero dello Sviluppo Economico. Domandiamo quindi al Ministro Luigi Di Maio di ascoltare la voce espressa dai cittadini e dagli enti locali, adottando gli strumenti idonei per interrompere il procedimento”.

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Di seguito il testo integrale dell’interrogazione.
Al Ministro dello sviluppo economico. -Premesso che:

con i decreti ministeriali del 28 settembre 2010 e 12 novembre 2010, il Ministero dello sviluppo economico ha conferito i permessi di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi “Bugia” e “Fantozza” alla società AleAnna Resources LLC, per la durata di 6 anni e ricadente nel territorio delle province di Reggio Emilia e Modena. I due decreti di conferimento sono stati emanati a valle dell’acquisizione del giudizio positivo di compatibilità ambientale e dell’intesa della Regione Emilia-Romagna;

il programma dei lavori previsto dai due decreti di conferimento prevedeva, tra l’altro, l’esecuzione di un rilievo geofisico 3D, la cui realizzazione è subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’ufficio territoriale UNMIG di Bologna;

la società AleAnna Resources LLC, con istanze presentate nel corso del 2014, ha, pertanto, chiesto all’UNMIG di Bologna l’autorizzazione all’esecuzione del rilievo geofisico 3D per la quale è stata chiesta l’intesa alla Regione e avviata la procedura di verifica di compatibilità ambientale come previsto dalle normative vigenti;

a seguito degli eventi sismici occorsi in Emilia nel corso del 2012, la Regione con deliberazione della Giunta regionale n.547 del 23 aprile 2014 aveva disposto, tra l’altro, «la sospensione dei procedimenti regionali relativi all’espressione di pareri e valutazioni nonché all’adozione di atti di assenso comunque denominati tesi a consentire lo svolgimento sul territorio regionale di nuove attività di ricerca, prospezione, coltivazione e stoccaggio d’idrocarburi». Con successiva propria delibera (DGR n.903) del 13 luglio 2015 la Regione ha poi revocato la sospensione disposta con il precedente provvedimento;

la sospensiva operata dalla Regione ha conseguentemente comportato un allungamento dei tempi per l’emanazione degli atti regionali necessari ai fini della richiesta autorizzazione. Il Ministero dello sviluppo economico, con 4 specifici decreti ministeriali del 15 aprile 2015 e dell’11 ottobre 2016 per il permesso Bugia e del 6 novembre 2015 e dell’11 ottobre 2016 per il permesso Fantozza, ha sospeso il decorso temporale dei due permessi ivi compresa l’intesa della Regione, quest’ultima necessaria ai fini dell’autorizzazione a effettuare il rilievo geofisico 3D previsto nel programma dei lavori;

la Regione ha assentito alla fattibilità del progetto di esecuzione del rilievo geofisico nei due permessi con delibere di giunta n.1481 e n.1482 del 19 settembre 2016 (esito positivo con prescrizioni). Dette delibere sono state trasmesse all’ufficio territoriale competente della Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche del Ministero (UNMIG di Bologna) che avrebbe dovuto provvedere al rilascio delle autorizzazioni finali;

considerato che:

la popolazione locale ha espresso più volte in passato la contrarietà per tali progetti di ricerca e trivellazioni al fine di difendere le oasi naturalistiche presenti, evitare il deprezzamento del territorio e dei prodotti tipici e fermare lo sfruttamento del suolo per una politica energetica basata sul petrolio invece che sull’utilizzo di energie sostenibili;

tale malcontento ha portato alla nascita di specifici comitati di cittadini contro la ricerca avviata presso l’area “Fantozza” e l’approvazione, da parte di diversi Consigli comunali, di appositi ordini del giorno nei quali, oltre a esprimere preoccupazione per l’azione di ricerca avviata e l’intenzione di esercitare ogni azione possibile per la tutela del territorio, si ribadisce la contrarietà a qualsiasi intervento che possa avere impatto negativo sull’ambiente;

rilevato inoltre che:

la Regione Emilia-Romagna, con nota del 22 maggio 2017, ha ritenuto utile, in risposta alle richieste fatte dagli enti locali interessati al progetto, proporre una sospensione del decorso temporale del titolo minerario al fine di consentire l’avvio di un adeguato programma di comunicazione e confronto con la cittadinanza in merito alle attività programmate e alle tutele previste nel corso delle attività medesime;

la società Aleanna Resources LLC, pertanto, in data 6 giugno 2017 ha presentato al Ministero ulteriori istanze di sospensione per i permessi. Il Ministero ha assentito in data 20 giugno 2017;

con la delibera n. 1415 del 3 settembre 2018, la Regione ha rilevato che gli esiti degli incontri con la cittadinanza “hanno evidenziato una preoccupazione generalizzata dei cittadini che dimostrano avversione alla realizzazione dei progetti confermando le ragioni di insostenibilità sociale che gli enti locali avevano manifestato approvando gli ordini del giorno di cui sopra”;

con tale atto, la Regione ha deliberato quindi “di comunicare, in attuazione del principio di leale collaborazione, al Ministero dello sviluppo economico che non si riscontrano allo stato attuale le condizioni per procedere al rilascio di ulteriori atti formali relativi ai permessi di ricerca Fantozza e Bugia al fine di garantire un interesse generale e la coesione sociale del territorio coinvolto; di chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di valutare ed accogliere le istanze di contrarietà espresse”;

considerato infine che:

appare all’interrogante chiaro, sulla base del manifesto malcontento espresso dalla popolazione e dagli enti locali, che l’intendimento della Regione sia quello di bloccare l’iter del procedimento descritto, che era stato, al contrario, prima sostenuto a ogni livello amministrativo previsto dalla normativa vigente;

la legge n. 239 del 2004 di riordino del settore energetico all’art. 1, comma 7, lett. n), conferma la riserva allo Stato delle determinazioni inerenti alla prospezione, alla ricerca e alla coltivazione di idrocarburi da adottare, per la terraferma, d’intesa con la Regione interessata,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda intervenire al fine di interrompere definitivamente l’iter del procedimento, sulla base delle contrarietà espressa dai cittadini e dagli enti locali delle zone interessate dai permessi “Bugia” e “Fantozza” e nella delibera n. 1415 del 3 settembre 2018 della Regione Emilia-Romagna e, nel caso, quali provvedimenti voglia adottare per dare seguito a tale intendimento.