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INTERNET È SERVIZIO DA GARANTIRE, IL CITTADINO PUO’ ANCHE AGIRE IN GIUDIZIO SE NE VIENE PRIVATO

Oggi viviamo in una società in cui l’accesso a internet è ormai indispensabile anche per fruire di tutta un’ampia serie di servizi, quindi è divenuto un mezzo che va assolutamente garantito.
E con l’entrata in vigore del Codice delle comunicazioni dal dicembre scorso ogni cittadino italiano può reclamare la fornitura di un accesso che consenta di compiere le attività che costituiscono un insieme minimo di servizi, che vanno dalle e-mail al funzionamento dei motori di ricerca, all’utilizzo dei servizi della PA, per la ricerca di lavoro, servizi bancari ecc.
Il cittadino che si vede impossibilitato ad accedere a questi servizi minimi con accesso internet ha il diritto di agire in sede di tentativo obbligatorio di conciliazione prima, e di definizione (sempre davanti al Corecom) o di giudizio poi, anche ricorrendo agli strumenti di tutela d’urgenza previsti.
Internet è ora definito “servizio universale” e non può lasciare scoperto alcun territorio né alcuna categoria di disagio.
Non si tratta di qualcosa di secondario, perché, se ci pensiamo bene, oggi praticamente tutti hanno necessità di poter contare sulla connessione internet per svolgere numerose attività quotidiane, domestiche e professionali.
Qui per approfondire: https://bit.ly/3HIs3wT