Il ministro Brunetta non riesce ad aprirsi alla rivoluzione culturale e digitale in atto e continua a prendere di mira i lavoratori pubblici che chiedono a gran voce di continuare con il lavoro agile. Li denigra addirittura con dichiarazioni pubbliche che non sono giustificabili.

Su questo la posizione del Movimento 5 Stelle è sempre stata chiara: occorre favorire il lavoro agile e bisogna fare in modo che la dirigenza della Pubblica Amministrazione diventi più efficiente nel “misurare” il lavoro dei dipendenti, valutando non la mera presenza fisica bensì adottando metodologie opportune per valutare l’efficacia dei servizi forniti.

Già dall’inizio della pandemia, aziende e pubbliche amministrazioni sono riuscite a continuare a fornire i propri servizi grazie allo smart working e, mentre il privato adesso continua a preferire questa forma di lavoro ritenendola valida ed efficiente, nella Pa il ministro Brunetta non intende garantire questo importante strumento.

È necessario che nella PA si cambi mentalità, a partire dalla dirigenza e dal ministero.