L’agricoltura è un settore che rimane strategico per l’Italia e il ministro pentastellato Stefano Patuanelli, che dirige il dicastero, lo sa molto bene.

Tant’è che ha risposto prontamente a chi muoveva critiche e ha risposto fornendo i dati in una lettera a Il Sole 24 Ore.

Nel PNRR inizialmente erano previsti circa 2,5 miliardi per misure legate all’agricoltura, oggi sono 5,98 e riguardano ambiti che vanno dai sistemi irrigui (880 milioni) ai contratti di filiera (1,2 miliardi), dalla meccanizzazione (500 milioni) alla logistica (800 milioni), fino alla produzione di energia da fonte solare (in tutto tra le due progettualità 2,6 miliardi).

Vanno poi conteggiati anche altri investimenti indiretti, come ad esempio le risorse stanziate per gli impianti di biogas e biometano, per l’economia circolare e per la Transizione 4.0.

Riguardo alla Legge di Bilancio, Patuanelli ha sottolineato come i 450 milioni di euro messi a disposizione per il settore primario rappresentino circa il 50% in più rispetto all’anno precedente e circa il 450% in più rispetto all’anno prima ancora.