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CONCORSO SUD: I FATTI CI HANNO DATO RAGIONE. E IL MINISTRO BRUNETTA HA CHIARITO

Ho posto direttamente al ministro Brunetta, al Question Time in aula il 17 giugno, il quesito sul fallimento (annunciato) del concorso pubblico per l’assunzione di 2.800 tecnici per le Regioni del Sud.
E come Movimento 5 Stelle abbiamo avuto la conferma di avere visto giusto a introdurre, con la conversione in legge del DL 44, la modifica ai criteri di preselezione.
Infatti la preselezione non avrebbe dovuto essere applicata in quel modo così generalizzato, ma solo per profili altamente qualificati. Di fatto la preselezione applicata male è stata la causa che ha portato al naufragio del concorso per il sud e alla necessità di porvi rimedio d’urgenza.
La modalità di reclutamento che era stata voluta da Brunetta, e che è appunto stata applicata sul cosiddetto “concorso sud”, ha penalizzato i giovani neolaureati e con meno possibilità economiche rispetto a coloro che sono in possesso di più titoli di studio e professionali.
Il concorso ha visto una forte mancanza di partecipazione alla prova scritta, e così il Dipartimento della Funzione Pubblica ha dovuto annullare la soglia di sbarramento ammettendo gli altri 70mila candidati (ossia il 90% di quelli che avevano presentato la domanda) scartati nella fase preselettiva.
I fatti hanno mostrato ancora di più la giusta posizione del Movimento 5 stelle che fin da subito aveva evidenziato la pericolosità della norma originaria, che attraverso una valutazione dei titoli generalizzata per ogni profilo, di fatto sbarrava la strada per un posto pubblico ai neolaureati. Ci siamo battuti per tutelare il merito e garantire le giuste opportunità soprattutto ai giovani e abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.
Adesso auspichiamo che questa stagione di concorsi possa dotare la pubblica amministrazione di nuove risorse e competenze, all’altezza delle sfide che ci attendono, non solo per l’attuazione del PNRR ma anche per il buon funzionamento della macchina amministrativa dei prossimi anni. Tutto ciò deve però essere garantito attraverso procedure e anche livelli retributivi adeguati ai profili ricercati.
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QUI il video del mio intervento e la risposta del ministro Brunetta.