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Concertone: M5S, Rai esce a pezzi da caso Fedez, subito riforma

AGI) – Roma, 5 mag. – “Noi come M5s difendiamo sempre la liberta’ di espressione degli artisti, e Fedez aveva il diritto di dire cio’ che voleva in base all’invito e’ ricevuto. Ascoltando nella telefonata il dialogo tra Fedez e Massimo Cinque, uno degli autori dell’evento, sappiamo che tra l’artista e chi organizza la kermesse probabilmente non si sono stati fatti chiari discorsi preventivi sulla linea editoriale della stessa. E qui la responsabilita’ e’ degli organizzatori, non della Rai. Comunque prendiamo atto che non c’e’ stata alcuna censura, perche’ Fedez ha potuto dire cio’ che ha voluto. E cio’ ci rassicura nella speranza di avere in futuro un servizio pubblico sempre piu’ aperto ai contributi artistici. La Rai pero’ esce a pezzi da questa storia, e come M5s riteniamo non piu’ rinviabile la calendarizzazione del ddl Di Nicola-Liuzzi sulla riforma del servizio pubblico, per dare all’azienda quell’autonomia dai partiti ormai necessaria e una governance efficiente e indipendente. Inoltre, dopo quanto accaduto, c’e’ da chiedersi se sia il caso che in futuro la Rai esternalizzi certe grandi produzioni a soggetti non in grado di gestirle. Perche’ la Rai paga molto responsabilita’ non sue, e la Capitani non doveva essere presente alla conversazione con l’artista del giorno prima. E di fronte a quella che il direttore Di Mare ha definito una ‘grande manipolazione‘, l’azienda deve valutare se rivolgersi o meno alla Procura relativamente alla telefonata diffusa dall’artista con dei tagli”. Cosi’ in una nota deputati e senatori M5s in commissione di Vigilanza Rai.