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Italia maglia nera per le donne laureate STEM: urgente un cambio di passo

Italia maglia nera per laureate donne in materie scientifiche, le cosiddette STEM (Science, technology, engineering and mathematics).
È la conclusione cui sono arrivate le ultime rilevazioni: le donne restano al di sotto del 15%.
Un ruolo possibile l’hanno probabilmente le aspettative sociali e gli stereotipi di genere, ma ciò deve veramente finire.
Per questo plaudo a quanto introdotto nelle Linee Guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (il cosiddetto PNRR, disponibile qui: https://bit.ly/2F4ukrO)
Le Linee Guida ritengono indispensabili interventi per favorire l’accesso degli studenti diplomati a corsi di laurea in discipline STEM, inclusa l’informatica, migliorando anche la didattica della matematica già nelle scuole medie e superiori.
Viene sottolineata anche la necessità di una più puntuale informazione agli studenti sulle opportunità professionali offerte dalle diverse specializzazioni professionali e di un miglioramento della proposta universitaria.
In tema di formazione, un’attenzione particolare sarà posta alla promozione delle materie STEM e delle materie finanziarie per le bambine e le ragazze, al fine di abbattere alcuni stereotipi di genere, promuovendo l’accesso a carriere maggiormente qualificate e remunerative in linea con la transizione digitale e green.
Tutto ciò richiederà anche interventi per qualificare il corpo docente, rendere gli atenei italiani più attrattivi e promuovere un interscambio più intenso di docenti e ricercatori con istituzioni accademiche estere.
Bisogna iniziare un percorso culturale ormai fondamentale per il nostro paese che riabiliti la formazione matematica e scientifica allo stesso livello culturale della formazione umanistica che è alla base del nostro sistema formativo di base gentiliana.
Ecco qui la mia mozione per il miglioramento dell’insegnamento della matematica: https://bit.ly/3ixhgJn