Archivio Completo COMUNICATI LOCALE TEMI

CONCORDIA, M5S REPLICA AL PD: “SU EX KERMAR NESSUNA PRETESTUOSITÀ, SE NON QUELLA DEI DEM”

“Il Pd ha un bel modo di operare. Da un lato, autorizza a livello regionale impianti come quello all’ex Kermar di Concordia; dall’altro, critica a livello nazionale non tanto la Regione, quanto la maggioranza parlamentare”.

Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi e Stefania Ascari, parlamentari del MoVimento 5 Stelle, intervengono così in risposta ai parlamentari Pd Edoardo Patriarca e Giuditta Pini.

“Ho partecipato all’incontro citato dagli esponenti Dem – prosegue Mantovani – e ho subito fatto presente che l’autorizzazione dell’impianto non spetta a Roma, ma a Bologna. Con il consigliere regionale Giulia Gibertoni ho richiamato gli assessori regionali Palma Costi e Paola Gazzolo alle loro responsabilità. Secondo quanto sancito dal decreto legislativo 387/2003, infatti, la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili sono soggetti a una autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione o dalle province delegate dalla Regione, salvo tali impianti non abbiano una potenza termica pari ai 300 MW, caso in cui subentra il Ministero dello Sviluppo Economico. Un limite circa sessanta volte superiore a quello previsto a Concordia, per cui nel caso specifico la competenza resta regionale”.

Da tale constatazione il richiamo all’emendamento bocciato perché inammissibile. “Inammissibile non significa no per partito preso – aggiungono i parlamentari M5S – ma semplicemente che non è la sede giusta per la richiesta. Apprezziamo che dopo mesi di torpore il Pd si sia svegliato perché noi del M5S già a marzo facevamo sentire ancora una volta la nostra voce in merito. Tuttavia, dobbiamo precisare di nuovo che la competenza sull’impianto di Concordia spetta alla Regione. Se il senatore Patriarca e la deputata Pini hanno a cuore il futuro dell’area non attacchino la maggioranza parlamentare per fare propaganda, ma si rivolgano all’Emilia Romagna”.

Una richiesta per avere informazioni in più e possibilità d’intervento aggiuntive. “La Regione ha i dati di tutti gli impianti in progettazione – concludono i parlamentari – ed è la prima che viene a conoscenza di nuove attività. In un raggio di cinquanta chilometri da Concordia esiste già un impianto di Hera e ve n’è un altro in progetto a Iren. Più distante, se ne prospetta uno anche a Parma. Le grandi multiutility emiliane stanno progettando un turismo dei rifiuti. I Dem vogliono fare qualcosa per impedirlo? Appoggino la nostra mozione in Senato e ci supportino nelle nostre richieste all’Emilia Romagna. In fondo, la Regione è guidata dai loro stessi colori politici e sarà facile avere ascolto”.