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Concorso per dirigenti dello Stato e accuse di anomalie: il testo dell’interrogazione

Di seguito il testo dell’interrogazione di cui sono prima firmataria relativamente a presunte anomalie segnalate da alcuni partecipanti di un concorso per dirigenti dello Stato.

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Al Ministro per la pubblica amministrazione. –

Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

da notizie a mezzo stampa, si apprende che nel mese di gennaio 2019 si è svolta presso la nuova fiera di Roma la prova preselettiva di un corso concorso finalizzato al reclutamento di dirigenti dello Stato che, secondo alcuni partecipanti, è stata caratterizzata da gravi anomalie, secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera” del 14 aprile 2019;

il concorso, bandito con decreto n. 181 del 2018 del presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA), è finalizzato all’ammissione di 148 allievi al corso concorso selettivo di formazione dirigenziale per il reclutamento di 123 dirigenti nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici;

ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto, il concorso è stato riservato a “soggetti muniti di laurea specialistica o magistrale (…) nonché di dottorato di ricerca, o di master di secondo livello, o di diploma di specializzazione […]” ovvero a “dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea specialistica o magistrale oppure del diploma di laurea (…) che hanno compiuto almeno cinque anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea”;

come previsto dall’articolo 5, poiché il numero di domande di partecipazione è stato “pari o superiore a tre volte il numero dei posti messi a concorso”, si è svolta la prova preselettiva per determinare l’ammissione dei candidati alle prove scritte consistita in un “test composto da 60 quesiti a risposta multipla, di cui 24 quesiti di ragionamento logico e 36 quesiti diretti a verificare il possesso di conoscenze nelle seguenti materie”;

la prova preselettiva si è svolta nei giorni 22, 23 e 24 gennaio 2019 in 6 differenti sessioni, mattina e pomeriggio, con candidati suddivisi in base all’iniziale del cognome;

considerato che, per quanto risulta:

alcuni candidati, non ammessi alle prove scritte, hanno presentato il 12 marzo 2019 un ricorso presso il Tribunale amministrativo regionale del Lazio contro la SNA per procedere all’annullamento del bando, di ogni atto relativo allo svolgimento della procedura preselettiva e degli altri atti consequenziali;

i ricorrenti denunciano il numero esiguo degli ammessi alle prove scritte (452 candidati a fronte di 7.000 partecipanti) considerando il numero dei posti a disposizione (148) e gli anni di attesa dall’ultimo concorso indetto nel 2012;

ciò sarebbe avvenuto sulla base di una prova preselettiva irragionevolmente formata in misura del 40 per cento da quesiti di “ragionamento logico”, quindi non attinenti con le materie oggetto delle prove scritte e della prova orale;

l’abbinamento dei fogli risposte ai candidati è avvenuto in assenza di pubblicità e con violazione delle garanzie minime poste a presidio del principio dell’anonimato, nonché in modo tale da rendere possibili errori e manomissioni di ogni sorta, sostanzialmente impossibili da scoprire;

considerato inoltre che, a quanto risulta:

sebbene la prova preselettiva avrebbe agevolmente potuto svolgersi in un’unica giornata, con somministrazione a tutti i candidati del medesimo questionario, la SNA ha ritenuto di dividere i candidati in più gruppi, somministrando prove diverse, che si sono rivelate assolutamente disomogenee dal punto di vista del coefficiente di difficoltà, violando la par condicio dei candidati;

si è infatti verificata l’anomala situazione per cui, su 1.289 partecipanti alla sessione pomeridiana del 22 gennaio 2019, hanno superato la prova preselettiva ben 144 candidati, pari ad una percentuale dell’11,17 per cento. Per contro, su un totale di 1.280 partecipanti alla sessione antimeridiana del 24 gennaio 2019, hanno superato la prova preselettiva soltanto 27 candidati, pari ad una percentuale del 2,1 per cento, mentre, su un totale di 1.392 partecipanti alla sessione pomeridiana dello stesso 24 gennaio, hanno superato la prova appena 34 candidati, pari ad una percentuale del 2,4 per cento;

analogamente, mentre il punteggio medio riportato dai partecipanti alla sessione del 22 gennaio pomeriggio è stato di 27,09, e il punteggio medio dei partecipanti alla sessione del 23 gennaio pomeriggio è stato di 27,48, la media riportata nelle sessioni del 24 gennaio mattina e del 24 gennaio pomeriggio è stata, rispettivamente, di 21,31 e di 21;

tale disomogeneità nel livello di difficoltà delle prove assegnate nelle varie sessioni è stata confermata da un esperto professore associato di Probabilità e statistica matematica, che ha espresso un parere pro veritate sulle caratteristiche statistiche dell’esito della procedura preselettiva. Sulla base dell’analisi effettuata, l’esperto ha dichiarato che i punteggi medi riportati dai sei gruppi di concorrenti estremamente diversi fra loro non possono essere frutto del caso: il livello di difficoltà delle sei prove è stato dunque sensibilmente diverso, tale da impedire un confronto equo tra i candidati che hanno sostenuto le prove in momenti diversi;

dopo anni di studio e ingenti spese sostenute per la preparazione, vi è grande malumore e comprensibile delusione in molti candidati che hanno affrontato una prova concepita ed eseguita con diverse anomalie e che, a parere degli interroganti, ha ingiustamente favorito alcuni concorrenti, penalizzandone altri,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti;

se non ritenga opportuno che venga avviata un’attività di verifica sulla procedura di abbinamento tra l’elaborato dei candidati e il codice di identificazione, per assicurare la regolarità e la correttezza della procedura adottata;

se, nel caso in cui venissero confermate le anomalie descritte, non ritenga opportuno assumere iniziative di propria competenza per determinare l’annullamento del bando e della prova preselettiva del concorso, che è ancora in fase di svolgimento, prevedendo una nuova selezione con modalità che consentano ai candidati di concorrere tutti alle stesse condizioni.