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DAL DECRETO SICUREZZA ALLA LEGGE QUADRO: ECCO LE GARANZIE PER LA POLIZIA LOCALE

Una nuova legge quadro e la piena attuazione del Decreto Sicurezza. Sono i punti su cui mi sono soffermata stamattina nel corso nazionale del Sindacato unitario lavoratori polizia locale (Sulpl) a Riccione (QUI L’INTERVENTO INTEGRALE).

In apertura ho ricordato che la vicinanza alle forze dell’ordine è da sempre una caratteristica del MoVimento 5 Stelle. Già nella scorsa legislatura, la prima con i nostri Portavoce, avevamo prodotto un disegno di legge – a prima firma Roberta Lombardi – su cui stiamo lavorando adesso in Senato. Tra le basi di partenza, oltre al testo citato, il Contratto di Governo in cui sono stabiliti punti precisi: l’accesso alle banche dati; la migliore definizione dei compiti della polizia locale; le dotazioni strumentali minime; i tavoli regionali per coordinare la polizia locale; i contratti collettivi.

Alcuni aspetti, come le armi a impulsi elettrici e le assunzioni a tempo indeterminato, sono stati introdotti già dal Decreto Sicurezza. Ricordo che è stato predisposto un fondo ministeriale di due milioni per il 2018 e di cinque milioni per il 2019 e il 2020 per assunzioni a tempo determinato nella polizia locale. Sulla videosorveglianza, quest’anno arriveranno 10 milioni di euro. Diciassette ne saranno stanziati nel 2020, 27 nel 2021 e 36 nel 2022.

In sei mesi di lavoro abbiamo risposto ad annose questioni per le forze dell’ordine. In Prima Commissione siamo disponibili alle audizioni, una volta conclusa la sperimentazione. Nella legge quadro istituiremo poi meccanismi importanti, come l’estensione delle tutele previste per altri tipi di forze dell’ordine anche alla polizia locale.

Così rispondiamo al bisogno di sicurezza dei cittadini, rimuovendo gli ostacoli che intralciano il percorso degli agenti.