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MALTRATTAMENTI AL MALAGUZZI: SE CONFERMATI, CONDANNA SIA ESEMPLARE

Si avvale della facoltà di non rispondere la maestra sassolese accusata di maltrattamenti. Sospesa dall’attività per sei mesi (con sospensione dello stipendio), la 55enne avrebbe insultato, strattonato, tirato i capelli e spinto violentemente alunni dell’asilo Malaguzzi durante la scorsa primavera.

Le indagini, coordinate dai carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore Stefania Pigozzi, sono in corso. I fatti di cui è accusata l’insegnante sono estremamente gravi e inaccettabili, soprattutto perché sarebbero stati compiuti nel luogo dell’educazione per eccellenza: la scuola.

Un ambiente che dovrebbe essere sicuro per bambine e bambini in pieno sviluppo, quindi ancora più sensibili agli stimoli positivi e negativi, un’agenzia educativa su cui i genitori devono poter riporre tutta la loro fiducia. Se dovesse emergere che le accuse sono fondate, si getterebbe anche discredito su un modello di educazione – quello reggiano – preso come esempio in tutto il mondo.

Continuerò a seguire con attenzione la vicenda con la profonda convinzione che, se le accuse saranno confermate, sia necessaria una giusta condanna, una sanzione esemplare per scongiurare il rischio di nuovi casi.